venerdì 3 aprile 2020

PENSIERO 03.04.2020



In tempo di democrazia sospesa 2

COLLABORAZIONE CON IL COMMISSARIO
 
Abbiamo inviato la nostra proposta, contenuta nel Pensiero del 30-03-202, ai due candidati sindaci per le prossime elezioni Comunale direttamente via email, volendo essere sicuri che arrivasse il nostro pensiero di cittadini direttamente ai destinatari. Abbiamo avuto il piacere di ricevere diretta reazione da parte dei due giovani candidati, che dimostra la loro continua attenzione ai fatti cittadini anche in clima di clausura. Le opinioni sono radicalmente divergenti anche se entrambe meritevoli di dignità.
Specialmente in questi frangenti si giudicano le diverse sensibilità e quindi orientare le opinioni e meritare la fiducia dei propri concittadini. Quale migliore campagna elettorale se non il verificarsi su problemi concreti ? Cosa che non si può ottenere solo con programmi teorici, velleitari, incomprensibili o peggio, semplicemente strumentali per dire tutto e niente. Non concordiamo sulla necessità di mettere a riposo la mente oltre che la nostra attività, specialmente in questo periodo, ma bensì usare il tempo della sospensione sociale per una proficua attività del pensiero e delle opinioni sui media (unico strumento a nostra disposizione).
Vorrei far notare pure, che c’è una specie di vocazione della nostra Città ad anticipare i tempi nazionali;
- per colpa di beghe interne e personali il vincitore relativo di gran misura , del primo turno, ha perso di grandissima misura (?) al secondo turno, affidando la Città ad inconsapevoli e straniti candidati totalmente impreparati a coprire il compito.
- gli stessi, con un opera autolesionistica decaduti per loro stesso malgoverno cedendo la Città ad un Commissario Prefettizio (quindi giustamente rappresentante dello Stato e non direttamente i Cittadini). Un po’ come è successo al governo laddove abbiamo un Primo Ministro non eletto.

Seppur previsto dalla legge che rispettiamo, non siamo disposti ad accettare supinamente e rinunciare totalmente e per sempre al diritto costituzionale di avere amministratori espressione della cittadinanza locale. Perché e chiaro che si pone, per la prima volta dal dopo guerra (e forse prima) un grande problema di rappresentanza democratica, sospeso per motivi sanitari, in un momento in cui avremmo bisogno di avere un riferimento cittadino, con cui potremmo interloquire diversamente, anche se in modo telematico e non fisico.
La legge non prevedeva, probabilmente, che si creasse una situazione cosi estrema e così a lungo ed in un momento così delicato. Certo, e colpa nostra ! Anzi e colpa di qualcuno.

Abbiamo la spiacevole sensazione di non avere voce né come cittadini singoli né come gruppi di cittadini né tanto meno di essere informati in modo trasparente, insomma abbiamo la brutta sensazione di contare nulla.
Non siamo assolutamente d’accordo che non dobbiamo vigilare , non dobbiamo essere informati e non possiamo avere interazioni per non disturbare il manovratore. Il treno e nostro non del manovratore!! E una questione di buona volontà e sensibilità data anche la situazione contingente.
Si gioca il destino attuale e futuro della nostra città, ipotecandola per lungo tempo. In questo modo la Città verrà consegnata ai prossimi amministratori sfiancata dal virus e della situazione economica e sociale, ed allora non importerà più se chi verrà eletto sarà più bravo o meno bravo, ma dovrà semplicemente gestire la morte sociale ed economica.
Già alcuni nodi sono da sciogliere e meritori di un minimo di confronto ed affrontati con la massima partecipazione possibile (dati i tempi)
Alcuni punti chiave
-La questione del pronto soccorso soppresso presso la NSS (momentaneamente o per sempre ?)
-La questione della mancata trasparenza sulla situazione contagiati a Venaria
-La questione di interpretazione di alcune norme ed eventuale determina di ordinanze utili per la Città come pure il rispetto stringente, spesso disatteso, delle regole di distanziamento e circolazione (ancora troppi indisciplinati). Per esempio saremmo favorevoli ad un uso obbligatorio di mascherine anche non di tipo omologato sia in luoghi pubblici all’aperto che negli esercizi pubblici e privati.
-La questione attuale della somministrazione dei buoni pasto a Cura dei comuni con totale discrezionalità del Sindaco (Commissario) che per quanto miseri richiedono un criterio.
Venaria ha un numero internazionale 1010812790, un altro numero 244942930480466202, apparteniamo all’area NORD PIEMONTE, abitanti 33.564. per Venaria Reale saranno disponibili 177.941,00 (circa 5 euro pro-capite circa oppure s distribuito a soli 1779 soggetti avremo 100 euro cadauno).
Per dare un senso ad un barlume di vita democratica proponiamo, di costituire una specie di mini consiglio cittadino informale che in qualche modo si interfacci con il Commissario prefettizio riferendo poi alla collettività. Sappiamo che tale forma di collaborazione e inconsueta e non prevista ma, dato l'eccezionalità della situazione, potremmo adottare un metodo irrituale di pseudo democrazia comunale, almeno consultiva. Auspichiamo che vi sia la disponibilità del Commissario. Avremmo sperato che questo metodo venisse accolto dai due candidati sindaci ma le opinioni sono opposte. Ne prendiamo atto. Cercheremo altre formule per “esistere” e non essere trasformati in “anime morte”.

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