In
tempo di democrazia sospesa 2
COLLABORAZIONE CON IL COMMISSARIO
Abbiamo
inviato la nostra proposta, contenuta nel Pensiero del 30-03-202, ai
due candidati sindaci per le prossime elezioni Comunale direttamente
via email, volendo essere sicuri che arrivasse il nostro pensiero di
cittadini direttamente ai destinatari. Abbiamo avuto il piacere di
ricevere diretta reazione da parte dei due giovani candidati, che
dimostra la loro continua attenzione ai fatti cittadini anche in
clima di clausura. Le opinioni sono radicalmente divergenti anche se
entrambe meritevoli di dignità.
Specialmente
in questi frangenti si giudicano le diverse sensibilità e quindi
orientare le opinioni e meritare la fiducia dei propri concittadini.
Quale migliore campagna elettorale se non il verificarsi su problemi
concreti ? Cosa che non si può ottenere solo con programmi teorici,
velleitari, incomprensibili o peggio, semplicemente strumentali per
dire tutto e niente. Non concordiamo sulla necessità di mettere a
riposo la mente oltre che la nostra attività, specialmente in questo
periodo, ma bensì usare il tempo della sospensione sociale per una
proficua attività del pensiero e delle opinioni sui media (unico
strumento a nostra disposizione).
Vorrei
far notare pure, che c’è una specie di vocazione della nostra
Città ad anticipare i tempi nazionali;
- per
colpa di beghe interne e personali il vincitore relativo di gran
misura , del primo turno, ha perso di grandissima misura (?) al
secondo turno, affidando la Città ad inconsapevoli e straniti
candidati totalmente impreparati a coprire il compito.
- gli
stessi, con un opera autolesionistica decaduti per loro stesso
malgoverno cedendo la Città ad un Commissario Prefettizio (quindi
giustamente rappresentante dello Stato e non direttamente i
Cittadini). Un po’ come è successo al governo laddove abbiamo un
Primo Ministro non eletto.
Seppur
previsto dalla legge che rispettiamo, non siamo disposti ad accettare
supinamente e rinunciare totalmente e per sempre al diritto
costituzionale di avere amministratori espressione della cittadinanza
locale. Perché e chiaro che si pone, per la prima volta dal dopo
guerra (e forse prima) un grande problema di rappresentanza
democratica, sospeso per motivi sanitari, in un momento in cui
avremmo bisogno di avere un riferimento cittadino, con cui potremmo
interloquire diversamente, anche se in modo telematico e non fisico.
La
legge non prevedeva, probabilmente, che si creasse una situazione
cosi estrema e così a lungo ed in un momento così delicato. Certo,
e colpa nostra ! Anzi e colpa di qualcuno.
Abbiamo
la spiacevole sensazione di non avere voce né come cittadini singoli
né come gruppi di cittadini né tanto meno di essere informati in
modo trasparente, insomma abbiamo la brutta sensazione di contare
nulla.
Non
siamo assolutamente d’accordo che non dobbiamo vigilare , non
dobbiamo essere informati e non possiamo avere interazioni per non
disturbare il manovratore. Il treno e nostro non del manovratore!! E
una questione di buona volontà e sensibilità data anche la
situazione contingente.
Si
gioca il destino attuale e futuro della nostra città, ipotecandola
per lungo tempo. In questo modo la Città verrà consegnata ai
prossimi amministratori sfiancata dal virus e della situazione
economica e sociale, ed allora non importerà più se chi verrà
eletto sarà più bravo o meno bravo, ma dovrà semplicemente
gestire la morte sociale ed economica.
Già
alcuni nodi sono da sciogliere e meritori di un minimo di confronto
ed affrontati con la massima partecipazione possibile (dati i tempi)
Alcuni
punti chiave
-La
questione del pronto soccorso soppresso presso la NSS
(momentaneamente o per sempre ?)
-La
questione della mancata trasparenza sulla situazione contagiati a
Venaria
-La
questione di interpretazione di alcune norme ed eventuale determina
di ordinanze utili per la Città come pure il rispetto stringente,
spesso disatteso, delle regole di distanziamento e circolazione
(ancora troppi indisciplinati). Per esempio saremmo favorevoli ad un
uso obbligatorio di mascherine anche non di tipo omologato sia in
luoghi pubblici all’aperto che negli esercizi pubblici e privati.
-La
questione attuale della somministrazione dei buoni pasto a Cura dei
comuni con totale discrezionalità del Sindaco (Commissario) che per
quanto miseri richiedono un criterio.
Venaria
ha un numero internazionale 1010812790, un altro numero
244942930480466202, apparteniamo all’area NORD PIEMONTE, abitanti
33.564. per Venaria Reale saranno disponibili 177.941,00 (circa 5
euro pro-capite circa oppure s distribuito a soli 1779 soggetti
avremo 100 euro cadauno).
Per
dare un senso ad un barlume di vita democratica proponiamo, di
costituire una specie di mini consiglio cittadino informale che in
qualche modo si interfacci con il Commissario prefettizio riferendo
poi alla collettività. Sappiamo che tale forma di collaborazione e
inconsueta e non prevista ma, dato l'eccezionalità della situazione,
potremmo adottare un metodo irrituale di pseudo democrazia comunale,
almeno consultiva. Auspichiamo che vi sia la disponibilità del
Commissario. Avremmo sperato che questo metodo venisse accolto dai
due candidati sindaci ma le opinioni sono opposte. Ne prendiamo atto.
Cercheremo altre formule per “esistere” e non essere trasformati
in “anime morte”.
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