Ora o mai più, + Italia-Europa (più
Italia meno Europa)
Vi
sono dei cambiamenti epocali che avvengono solo durante o poco dopo i
grandi eventi.
Ci
pare acclarato che il Governo (cioè coloro che dovrebbero governare
gli eventi in modo efficiente) ha commesso errori e accumulato
ritardi. Il fatto che anche altri governi avrebbero probabilmente
fatto lo stesso e che, quasi tutti i governi a livello
internazionale, continuano a fare gli stessi errori, non è una
consolazione ma un fatto.
E’
scaduto il termine del 13 Aprile dell’emergenza Corona Virus (e
cioè il Virus Cinese !!) e siamo passati ad un secondo termine (4
Maggio) e poi ci sarà un terzo e così via. Ovviamente la
giustificazione è la stessa: il virus è sconosciuto, ci ha colti di
sorpresa, non eravamo preparati, e accaduto per colpa di altri, non
conosciamo l’evoluzione, ecc.
Si
sa’, nessuno ha facilità ad ammettere sia personalmente che
collettivamente i propri errori, politicamente poi e praticamente
impossibile farlo anche perché non c’è, specialmente in questo
periodo di isolamento, la possibilità di manifestare fisicamente ed
esprimere un giudizio incorso d’opera, se non via social o
attraverso i mezzi di comunicazione. Tanto meno con metodi elettorali
o democratici.
Dobbiamo
convivere anche con questa situazione.
Non
ci è impedito però (spero) di esprimere un pensiero per un sogno
futuro.
MANIFESTO
DI UN “SOGNO” DEL MONDO NUOVO
ATTO
I
La
nostra città, la nostra nazione e l’Europa stanno vivendo e
vivranno (almeno per tutto quest’anno ed oltre) un periodo
difficilissimo e cruciale sia sanitario che economico e quindi
sociale ma, innanzi tutto, democratico. E’ irrilevante se la causa
e naturale o frutto di qualche errore o addirittura voluto o
manipolato.
Oltre
al termine di fine emergenza (al momento indefinibile) avremo delle
scadenze cruciali:
-
L’Europa, ad oggi 23 Aprile 2020 (dopo circa 3 mesi ed in colpevole
voluto ritardo) ha praticamente detto no al principio di solidarietà
ed aiuti massicci (non prestiti) e quindi si sta’ perfezionando il
piano di abbandonare l’Italia al proprio destino oppure comunque
obbligarla ad indebitarsi pesantemente per poi dare il colpo finale
appena possibile, non facendo l’unica cosa che potrebbe e dovrebbe
fare, cambiare, finanziare la ripresa, anzi, la non chiusura di tutte
le attività produttive, senza limiti, e sostenendo le necessità
indispensabili ed urgenti dei cittadini e sino a fine emergenza ed
oltre.
- Il
MES è l’arma letale (ma non la sola, essendo uno dei 4 principali
strumenti letali) studiata dall’asse Franco-Tedesco e i loro paesi
satelliti dominanti le politiche europee, per mettere al tappeto
l’Italia nel momento in cui, l’Italia stessa per mezzo dei suoi
governanti, cedesse al ricatti (come è già parzialmente avvenuto).
In questo modo loro stessi, loro e non i populisti, sanciranno la
possibile fine dell’Unione Europea, e quindi dovremo, forse, non
senza difficoltà, riprenderci la nostra sovranità nazionale,
speriamo in modo democratico, previo votazioni nazionali e un
referendum da indire al più presto (naturalmente entrambe se c’è
lo permetteranno) dando ai cittadini la possibilità di scegliere.
Naturalmente
questo avverrà con calma in termini di mesi, in modo che il paese
sia talmente indebolito economicamente, psicologicamente, moralmente,
politicamente , ma non morto del tutto sennò non serviremmo più a
progettare, creare e produrre per loro e mantenere a loro
disposizione il nostro unico e meraviglioso paese (a cui ambiscono
come obiettivo finale).
ATTO
II
-
Potremmo quindi riappropriarci della nostra moneta e questa volta
decidendo noi il cambio Euro/Nuova Lira (naturalmente conveniente per
noi e non come l’altra volta)
-
Dobbiamo immediatamente proteggere tutte le nostre aziende sia grandi
che medie che piccole tecnologiche che siano strategiche o meno (è
strategica una grande catena di supermercati? e strategica una
piccola azienda leader nel suo settore?) stabilendo che le proprietà
straniere non possano direttamente o indirettamente rubare
(traslocare all’estero) macchinari, linee di produzione, tecnologie
che appartengono, non solo alle proprietà ma anche ai tecnici,
operai che le hanno generate e quindi al popolo italiano. Certo
possono fermare la produzione e scappare ma perderebbero gli assetti
che verrebbero assegnati agli operai costituitesi in vere cooperative
o a imprenditori identificabili (con sede in Italia) o al governo
italiano.
-
Inviteremmo con argomenti convincenti le circa 50.000 aziende
italiane o di italiani operanti nel mondo che potranno decidere se
divenire definitivamente straniere e mantenere i loro profitti e le
loro tasse all’estero, rendendo l’eventuale maltolto, oppure
rimanere o ridiventare italiane e quindi rientrare in Italia con
tutti gli onori e facilitazioni possibili (e relativi macchinari,
tecnologie e capitali).
ATTO
III
- A
questo punto si dovrebbe formare un governo autorevole, credibile,
sostenuto da numeri certi, comunque rappresentativo della maggioranza
della popolazione (e non solo di una maggioranza relativa), che dovrà
traghettare la nazione verso la rinascita in un termine ragionevole
di 10 anni.
-
Potrebbe venire garantito a tutti nessuno escluso (privati ed
aziende) un minimo garantito gratuito di utilizzo di energia
elettrica, gas, acqua che unitamente alla
disponibilità per tutti della casa garantiscono i bisogni primari
(oltre al cibo).
Operazione
a costo zero che verrà recuperata sulle utenze dei grandi
consumatori (quindi le aziende fornitrici e lo stato non avranno
perdite ma vi sarà una grande ridistribuzione della ricchezza e
nello stesso tempo una garanzia di sopravvivenza dei più deboli
anche in situazioni di emergenza). Verrebbero meno anche tante
elemosine assistenzialistiche inutili e controproducenti tra l’altro
elargite in modo opinabile.
-Analogamente
si dovrà costituire una catena nazionale capillare di mense, banchi
alimentari, ristoranti popolari aperti a tutti magari affidata al
volontariato utilizzabili anche come scelte di vita.
-Ma a
questo punto si dovrà imporre il dovere prima ancora del
diritto del lavoro e cioè l’obbligatorietà per tutti i soggetti
abili (assistiti o con reddito di cittadinanza) ad avere un attività
lavorativa o di studio. garantendo cosi il diritto al lavoro
ed allo studio.
-
Eliminazione del concetto di liquidazioni e curatele fallimentari
aziendali scellerate fin qui perseguite, con depauperazione di
ingenti patrimoni e assetti economici che andrebbero invece sempre
riciclati e recuperati.
-
Cancellazione totale dal registro centrale) nazionale rischi (CRIF)
per crediti incolpevoli o inferiori ai 100.000 euro per togliere la
spada di Damocle che incombe da anni su 20 milioni di Italiani, usata
dalle banche e dagli usurai per speculare ed ingessare il tessuto
economico unito ad una azione massiccia di saldo e stralcio di debiti
pregressi in mano a banche, finanziarie, INPS, Agenzia delle Entrate,
società di recupero crediti.
-
Introduzione del concetto del massimo utilizzo dei prodotti e della
mano d’opera italiana . Solo quando il mercato della produzione e
del lavoro locale saranno saturati si potrà eventualmente
selettivamente introdurre prodotti e mano d’opera esterna. Non è
una forma di novella autarchia ma del pieno utilizzo delle risorse.
Come minimo dobbiamo sapere sempre luogo di produzione e
confezionamento di tutti i prodotti e manufatti per permettere una
scelta consapevole. E finita l’era del liberismo globalista
sfrenato con il parossistico consumismo fine a se stesso, fatto salvo
ovviamente il libero mercato d’iniziativa privata, laddove il
guadagno non viene criminalizzato ma facilitato e possibilmente non
tassato.
- Ben
altri dovrebbero essere i parametri che danno le cifre dello sviluppo
e del benessere che non siano semplicemente la crescita del PIL;
incremento della qualità della vita, aumentato tempo libero,
migliore garanzia dell’ambiente, rigoroso rispetto della flora e
della fauna, miglioramento della qualità e non della quantità
dell’alimentazione.
- La
decrescita mondiale della popolazione dovrebbe superare la demenziale
sollecitazione delle chiese alla proliferazione incontrollata, per
ritornare al rispettoso rapporto con la terra che ci ospita, che non
può superare più di 5 miliardi come livello sostenibile (stiamo
inesorabilmente viaggiando verso i 10 miliardi che ci porterà
all’autodistruzione). Insomma uno sviluppo tecnologico sostenibile
destinato al miglioramento della vita.
ATTO
IV
-A proposito di furti ai cittadini (come la patrimoniale) idea non
nuova già attuata in passato, il vero problema sono i super stipendi
dello stato, i multi incarichi, le multi pensioni e vitalizi sempre
pagati da noi cittadini. Finalmente sarebbe il momento giusto per
introdurre il limite massimo e minimo dei redditi personali da lavoro
dipendente o autonomo, in particolare nella pubblica amministrazione.
E’ un principio di equità in quanto, non ci dovrebbe essere nessun
essere umano che possa e debba guadagnare pro-capite con uno o più
incarichi, più di 10 volte lo stipendio minimo salariale per 20 gg
lavorativi (diciamo 1.000 Nuove Lire mensili, 24.000 lorde annuali
come minimo e quindi 240.000 come massimo) laddove il limite massimo
di riferimento potrebbe essere il Presidente della Repubblica e
quindi a scendere, tutte le altre cariche dello stato. Se
risparmiassimo anche solo il 10 % sulle spese correnti dello stato
(circa 800 miliardi annui) avremmo a disposizione da reinvestire o
per ridurre il debito pubblico , circa 80 miliardi annui il ché
vorrebbe dire 800 miliardi in 10 anni che guarda caso sarebbe la
cifra che oggi servirebbe all’Italia per ripartire (da subito).
Ciò detto per la sola pubblica amministrazione ma è vero, che
eventualmente, anche per il settore privato assistito o finanziato in
modo indiscriminato questo è un principio valido. In generale non
comprendiamo inoltre come una banca od un industria in generale, in
stato fallimentare o in perdita possano distribuire utili ? Ma quali
utili ?
Purtroppo ci sarà sempre qualche Corte, Tribunale, che dichiarerà
incostituzionale e inammissibile tali norme. Chi controlla il
controllore? Ma innanzi tutto chi ammetterà provvedimenti che
colpiscono pesantemente se stessi o la propria categoria?
Sembra un programma rivoluzionario social populista
ed ecologista, ma non lo è, detto da convinti Liberali
(ma non liberisti) e Sociali (non socialisti),
ma è semplicemente l’unica via d’uscita a medio e
lungo termine della razza umana, sfruttando virtuosamente
l’occasione che ci ha imposto questo virus
PS:
Naturalmente abbiamo l’alternativa. Dopo la paura, possiamo
dimenticare tutto e continuare come abbiamo sempre fatto negli
ultimi 100 anni andando dritti verso il declino della nostra civiltà
nei prossimi 100. Cedere definitivamente le chiavi della nostra
nazione (e la dignità) all’asse vincente Franco-Tedesco e subire
(tutti anche i paesi Europei vincenti) l’egemonia economica
produttiva dell’Impero Economico Cinese basata sulla potenza
demografica ed efficienza del sistema comunista totalitario liberista
(mai dimenticare che l’ideogramma ZUN GUO in cinese è la
traduzione della parola Cina che guarda caso, significa “ il paese
del centro (centrale=dominatore) del mondo” tra l’altro, cosa che
hanno sempre candidamente dichiarato e continuano a dichiarare
perseguendolo apertamente da sempre ma in chiave moderna, dagli anni
80 in poi.
Non si tratta di fantasie, essendo ormai acclarato che:
Il virus e stato generato
in Cina o nei suoi laboratori sfuggito o diffuso primo nel proprio
territorio, poi in Europa guarda caso attraverso la Germania verso
l’Italia, quindi utilizzato premeditatamente o approfittando
dell’occasione dalla Cina (e dalla Germania) per perfezionare il
loro dominio economico e politico nel Mondo (e in Europa).
Praticamente un disegno dominante perfetto in chiave moderna con armi
biologiche moderne; in fondo e sempre successo dai tempi dei Greci,
Macedoni, Romani, Arabi-Ottomani, Americani e Russi (ma ad Est la
Cina continuava nella sua evoluzione sin dai tempi Antichi!) quindi
un fenomeno del tutto naturale, negli animali come nell’uomo, e
cioè l’istinto di conservazione e di prevalere
dei
singoli e delle collettività.