sabato 25 aprile 2020

PENSIERO 25.04.2020

Ora o mai più, + Italia-Europa (più Italia meno Europa)

Vi sono dei cambiamenti epocali che avvengono solo durante o poco dopo i grandi eventi.
Ci pare acclarato che il Governo (cioè coloro che dovrebbero governare gli eventi in modo efficiente) ha commesso errori e accumulato ritardi. Il fatto che anche altri governi avrebbero probabilmente fatto lo stesso e che, quasi tutti i governi a livello internazionale, continuano a fare gli stessi errori, non è una consolazione ma un fatto.

E’ scaduto il termine del 13 Aprile dell’emergenza Corona Virus (e cioè il Virus Cinese !!) e siamo passati ad un secondo termine (4 Maggio) e poi ci sarà un terzo e così via. Ovviamente la giustificazione è la stessa: il virus è sconosciuto, ci ha colti di sorpresa, non eravamo preparati, e accaduto per colpa di altri, non conosciamo l’evoluzione, ecc.
Si sa’, nessuno ha facilità ad ammettere sia personalmente che collettivamente i propri errori, politicamente poi e praticamente impossibile farlo anche perché non c’è, specialmente in questo periodo di isolamento, la possibilità di manifestare fisicamente ed esprimere un giudizio incorso d’opera, se non via social o attraverso i mezzi di comunicazione. Tanto meno con metodi elettorali o democratici.
Dobbiamo convivere anche con questa situazione.
Non ci è impedito però (spero) di esprimere un pensiero per un sogno futuro.

MANIFESTO DI UN “SOGNO” DEL MONDO NUOVO

ATTO I
La nostra città, la nostra nazione e l’Europa stanno vivendo e vivranno (almeno per tutto quest’anno ed oltre) un periodo difficilissimo e cruciale sia sanitario che economico e quindi sociale ma, innanzi tutto, democratico. E’ irrilevante se la causa e naturale o frutto di qualche errore o addirittura voluto o manipolato.
Oltre al termine di fine emergenza (al momento indefinibile) avremo delle scadenze cruciali:
- L’Europa, ad oggi 23 Aprile 2020 (dopo circa 3 mesi ed in colpevole voluto ritardo) ha praticamente detto no al principio di solidarietà ed aiuti massicci (non prestiti) e quindi si sta’ perfezionando il piano di abbandonare l’Italia al proprio destino oppure comunque obbligarla ad indebitarsi pesantemente per poi dare il colpo finale appena possibile, non facendo l’unica cosa che potrebbe e dovrebbe fare, cambiare, finanziare la ripresa, anzi, la non chiusura di tutte le attività produttive, senza limiti, e sostenendo le necessità indispensabili ed urgenti dei cittadini e sino a fine emergenza ed oltre.
- Il MES è l’arma letale (ma non la sola, essendo uno dei 4 principali strumenti letali) studiata dall’asse Franco-Tedesco e i loro paesi satelliti dominanti le politiche europee, per mettere al tappeto l’Italia nel momento in cui, l’Italia stessa per mezzo dei suoi governanti, cedesse al ricatti (come è già parzialmente avvenuto). In questo modo loro stessi, loro e non i populisti, sanciranno la possibile fine dell’Unione Europea, e quindi dovremo, forse, non senza difficoltà, riprenderci la nostra sovranità nazionale, speriamo in modo democratico, previo votazioni nazionali e un referendum da indire al più presto (naturalmente entrambe se c’è lo permetteranno) dando ai cittadini la possibilità di scegliere.
Naturalmente questo avverrà con calma in termini di mesi, in modo che il paese sia talmente indebolito economicamente, psicologicamente, moralmente, politicamente , ma non morto del tutto sennò non serviremmo più a progettare, creare e produrre per loro e mantenere a loro disposizione il nostro unico e meraviglioso paese (a cui ambiscono come obiettivo finale).

ATTO II
- Potremmo quindi riappropriarci della nostra moneta e questa volta decidendo noi il cambio Euro/Nuova Lira (naturalmente conveniente per noi e non come l’altra volta)
- Dobbiamo immediatamente proteggere tutte le nostre aziende sia grandi che medie che piccole tecnologiche che siano strategiche o meno (è strategica una grande catena di supermercati? e strategica una piccola azienda leader nel suo settore?) stabilendo che le proprietà straniere non possano direttamente o indirettamente rubare (traslocare all’estero) macchinari, linee di produzione, tecnologie che appartengono, non solo alle proprietà ma anche ai tecnici, operai che le hanno generate e quindi al popolo italiano. Certo possono fermare la produzione e scappare ma perderebbero gli assetti che verrebbero assegnati agli operai costituitesi in vere cooperative o a imprenditori identificabili (con sede in Italia) o al governo italiano.
- Inviteremmo con argomenti convincenti le circa 50.000 aziende italiane o di italiani operanti nel mondo che potranno decidere se divenire definitivamente straniere e mantenere i loro profitti e le loro tasse all’estero, rendendo l’eventuale maltolto, oppure rimanere o ridiventare italiane e quindi rientrare in Italia con tutti gli onori e facilitazioni possibili (e relativi macchinari, tecnologie e capitali).

ATTO III
- A questo punto si dovrebbe formare un governo autorevole, credibile, sostenuto da numeri certi, comunque rappresentativo della maggioranza della popolazione (e non solo di una maggioranza relativa), che dovrà traghettare la nazione verso la rinascita in un termine ragionevole di 10 anni.
- Potrebbe venire garantito a tutti nessuno escluso (privati ed aziende) un minimo garantito gratuito di utilizzo di energia elettrica, gas, acqua che unitamente alla disponibilità per tutti della casa garantiscono i bisogni primari (oltre al cibo).
Operazione a costo zero che verrà recuperata sulle utenze dei grandi consumatori (quindi le aziende fornitrici e lo stato non avranno perdite ma vi sarà una grande ridistribuzione della ricchezza e nello stesso tempo una garanzia di sopravvivenza dei più deboli anche in situazioni di emergenza). Verrebbero meno anche tante elemosine assistenzialistiche inutili e controproducenti tra l’altro elargite in modo opinabile.
-Analogamente si dovrà costituire una catena nazionale capillare di mense, banchi alimentari, ristoranti popolari aperti a tutti magari affidata al volontariato utilizzabili anche come scelte di vita.
-Ma a questo punto si dovrà imporre il dovere prima ancora del diritto del lavoro e cioè l’obbligatorietà per tutti i soggetti abili (assistiti o con reddito di cittadinanza) ad avere un attività lavorativa o di studio. garantendo cosi il diritto al lavoro ed allo studio.
- Eliminazione del concetto di liquidazioni e curatele fallimentari aziendali scellerate fin qui perseguite, con depauperazione di ingenti patrimoni e assetti economici che andrebbero invece sempre riciclati e recuperati.
- Cancellazione totale dal registro centrale) nazionale rischi (CRIF) per crediti incolpevoli o inferiori ai 100.000 euro per togliere la spada di Damocle che incombe da anni su 20 milioni di Italiani, usata dalle banche e dagli usurai per speculare ed ingessare il tessuto economico unito ad una azione massiccia di saldo e stralcio di debiti pregressi in mano a banche, finanziarie, INPS, Agenzia delle Entrate, società di recupero crediti.
- Introduzione del concetto del massimo utilizzo dei prodotti e della mano d’opera italiana . Solo quando il mercato della produzione e del lavoro locale saranno saturati si potrà eventualmente selettivamente introdurre prodotti e mano d’opera esterna. Non è una forma di novella autarchia ma del pieno utilizzo delle risorse. Come minimo dobbiamo sapere sempre luogo di produzione e confezionamento di tutti i prodotti e manufatti per permettere una scelta consapevole. E finita l’era del liberismo globalista sfrenato con il parossistico consumismo fine a se stesso, fatto salvo ovviamente il libero mercato d’iniziativa privata, laddove il guadagno non viene criminalizzato ma facilitato e possibilmente non tassato.
- Ben altri dovrebbero essere i parametri che danno le cifre dello sviluppo e del benessere che non siano semplicemente la crescita del PIL; incremento della qualità della vita, aumentato tempo libero, migliore garanzia dell’ambiente, rigoroso rispetto della flora e della fauna, miglioramento della qualità e non della quantità dell’alimentazione.
- La decrescita mondiale della popolazione dovrebbe superare la demenziale sollecitazione delle chiese alla proliferazione incontrollata, per ritornare al rispettoso rapporto con la terra che ci ospita, che non può superare più di 5 miliardi come livello sostenibile (stiamo inesorabilmente viaggiando verso i 10 miliardi che ci porterà all’autodistruzione). Insomma uno sviluppo tecnologico sostenibile destinato al miglioramento della vita.

ATTO IV
-A proposito di furti ai cittadini (come la patrimoniale) idea non nuova già attuata in passato, il vero problema sono i super stipendi dello stato, i multi incarichi, le multi pensioni e vitalizi sempre pagati da noi cittadini. Finalmente sarebbe il momento giusto per introdurre il limite massimo e minimo dei redditi personali da lavoro dipendente o autonomo, in particolare nella pubblica amministrazione.
E’ un principio di equità in quanto, non ci dovrebbe essere nessun essere umano che possa e debba guadagnare pro-capite con uno o più incarichi, più di 10 volte lo stipendio minimo salariale per 20 gg lavorativi (diciamo 1.000 Nuove Lire mensili, 24.000 lorde annuali come minimo e quindi 240.000 come massimo) laddove il limite massimo di riferimento potrebbe essere il Presidente della Repubblica e quindi a scendere, tutte le altre cariche dello stato. Se risparmiassimo anche solo il 10 % sulle spese correnti dello stato (circa 800 miliardi annui) avremmo a disposizione da reinvestire o per ridurre il debito pubblico , circa 80 miliardi annui il ché vorrebbe dire 800 miliardi in 10 anni che guarda caso sarebbe la cifra che oggi servirebbe all’Italia per ripartire (da subito).
Ciò detto per la sola pubblica amministrazione ma è vero, che eventualmente, anche per il settore privato assistito o finanziato in modo indiscriminato questo è un principio valido. In generale non comprendiamo inoltre come una banca od un industria in generale, in stato fallimentare o in perdita possano distribuire utili ? Ma quali utili ?
Purtroppo ci sarà sempre qualche Corte, Tribunale, che dichiarerà incostituzionale e inammissibile tali norme. Chi controlla il controllore? Ma innanzi tutto chi ammetterà provvedimenti che colpiscono pesantemente se stessi o la propria categoria?

Sembra un programma rivoluzionario social populista ed ecologista, ma non lo è, detto da convinti Liberali (ma non liberisti) e Sociali (non socialisti), ma è semplicemente l’unica via d’uscita a medio e lungo termine della razza umana, sfruttando virtuosamente l’occasione che ci ha imposto questo virus

PS: Naturalmente abbiamo l’alternativa. Dopo la paura, possiamo dimenticare tutto e continuare come abbiamo sempre fatto negli ultimi 100 anni andando dritti verso il declino della nostra civiltà nei prossimi 100. Cedere definitivamente le chiavi della nostra nazione (e la dignità) all’asse vincente Franco-Tedesco e subire (tutti anche i paesi Europei vincenti) l’egemonia economica produttiva dell’Impero Economico Cinese basata sulla potenza demografica ed efficienza del sistema comunista totalitario liberista (mai dimenticare che l’ideogramma ZUN GUO in cinese è la traduzione della parola Cina che guarda caso, significa “ il paese del centro (centrale=dominatore) del mondo” tra l’altro, cosa che hanno sempre candidamente dichiarato e continuano a dichiarare perseguendolo apertamente da sempre ma in chiave moderna, dagli anni 80 in poi.

Non si tratta di fantasie, essendo ormai acclarato che:
Il virus e stato generato in Cina o nei suoi laboratori sfuggito o diffuso primo nel proprio territorio, poi in Europa guarda caso attraverso la Germania verso l’Italia, quindi utilizzato premeditatamente o approfittando dell’occasione dalla Cina (e dalla Germania) per perfezionare il loro dominio economico e politico nel Mondo (e in Europa). Praticamente un disegno dominante perfetto in chiave moderna con armi biologiche moderne; in fondo e sempre successo dai tempi dei Greci, Macedoni, Romani, Arabi-Ottomani, Americani e Russi (ma ad Est la Cina continuava nella sua evoluzione sin dai tempi Antichi!) quindi un fenomeno del tutto naturale, negli animali come nell’uomo, e cioè l’istinto di conservazione e di prevalere
dei singoli e delle collettività.

lunedì 13 aprile 2020

PENSIERO 13.04.2020

Errare è umano, ma perseverare è diabolico

Ho sempre apprezzato il personaggio mitologico Cassandra che aveva la caratteristica di prevedere il futuro, che in genere ci azzeccava ma era sempre criticato dai più.
Certo, il senno di poi, e facile, ma se le osservazioni di qualsiasi genere fornite e spiegate in anticipo assumono la loro validità e dovrebbero essere meritevoli almeno di qualche attenzione.
Oggi 13 Aprile 2020 possiamo fare il punto su questa fase epidemica:
1- A circa tre mesi dal suo inizio (in effetti a circa 6 mesi) non è possibile che 7 miliardi di esseri umani con tutte le loro capacità scientifiche non riescono a contenere questa pandemia.
2-Tutto il mondo ha avuto un certo periodo di tempo per osservare l’evoluzione in Cina e sembravamo tutti (dico tutti) come curiosi che guardavano un fenomeno che non li avrebbe mai coinvolti (incluso l’inutile OMS)

3-Ai primi segni di coinvolgimento abbiamo deciso improvvidamente di chiudere solo i voli diretti dalla Cina, evitando 300 potenziali infetti facilmente controllabili, ma lasciando liberi di entrare indirettamente dalla Cina e da altri paesi 3.000/30.000/300.000 persone difficilmente controllabili.

4-Abbiamo timidamente circoscritto i primi focolai mentre il governo minimizzava, confortato dagli “esperti scienziati” e dal ISS (nel silenzio dell’OMS).

5-In piena epidemia Lombarda (e ci e’ andata bene che e’ avvenuta nella Regione più attrezzata!) eravamo ancora nel dubbio se chiudere tutto subito o fare un poco alla volta (per non perdere consensi) . In compenso abbiamo mantenuto il consenso di molti allocchi e perso molte vite.

6-Il monarca di turno, il mai eletto comandante della baracca va’ a chiedere solidarietà all’Europa considerata benigna che come previsto si rileva matrigna.

7-Prima della Pasqua (ancora prigionieri in casa) il capitano sgrida la ciurma che lo disturba nelle sue manovre (per vendersi alla nemica Comunità Europea che non c’è).

8-Non bastando il comitato scientifico medico ( e siamo arrivati a tre enti inutili), che ne ha dette 100 e sbagliate 99, nomina un altro comitato tecnico (e siamo a 4 enti) che dovrebbe risolvere il problema e la fase 2 (in quanto è acclarato che il governo da solo non è in grado di governare la situazione), costituito da super laureati che non hanno mai lavorato, ma sanno tutto sul lavoro. Naturalmente nel comitato non ci sono ; operai, impiegati, tornitori, operatori turistici, progettisti meccanici, panettieri, ambulanti, artigiani, imprenditori, infermieri e dottori di base, ecc, ecc.) Evidentemente questi ultimi non sono esperti ma solo dei lavoratori, e quindi non possono sapere come funziona il lavoro.!!

9-Poi si decide di aprire qualche cosa e vediamo se i morti aumentano o diminuiscono per decidere poi cosa fare il 3 Maggio 2020 e poi così via di 15 gg in 15 gg sino alla prossima proroga (cosi almeno rimandiamo di un po' le elezioni)

Errare e’ umano ma perseverare e diabolico
(oppure il tutto e diabolicamente organizzato?)

P.S.: Per onestà intellettuale dobbiamo ammettere che:
-tutto il mondo ha fatto gli stessi errori, se non peggio
-tutti i media ci hanno invaso di notizie ed informazioni tante e tali da non capire più nulla
-i cittadini adoranti il Vitello d’oro, di cui molti allocchi, vedono nella figura del premier (che non bisogna mai dimenticare rappresenta egregiamente la setta dei penta stellati, eletto da nessuno, con un consenso di una maggioranza parlamentare di eletti (che non è mai la maggioranza assoluta del paese e che attualmente non ha più il consenso della maggioranza della popolazione) che pensa di avere il diritto di decidere per vocazione divina a nome di tutti.

Forse o sicuramente un altro governo avrebbe fatto lo stesso.
MA TUTTO QUESTO NON CI CONSOLA, ANZI!

PROPOSTA
Per non fare i soliti criticoni e necessario ipotizzare delle soluzioni, visto che per colpa di una minoranza di politici ed esperti (che ci meritiamo e ci rappresentano) tutti ne devono pagare le conseguenze positive o negative che siano, a lungo. Non possiamo contare sull’informazione che spesso è, o in malafede o disattenta o peggio ancora manipolata. Non possiamo contare sugli esperti che sono impegnati a pavoneggiarsi o acquisire meriti e prebende. Non possiamo contare sulla maggioranza della popolazione che è soggiogata o plagiata dalla bella presenza del Premier.
Come spesso avviene, la speranza viene da una minoranza della popolazione, illuminata, intellettualmente onesta, che alla fine avrà la capacità di indicare la via e trovare la breccia, nonostante le critiche e la derisione.
Prima questione-Dall’inizio del contagio non ho mai visto, dico mai, affidare a degli investigatori di professione (e non ad operatori di buona volontà ma improvvisati investigatori), almeno a campione, l’iter degli ultimi 15-30 gg degli infettati. Disattenzione che continua. Sarebbe fondamentale conoscere le vie di infezione, i modi e le modalità per capire ed intervenire sulle cause in modo statistico, scientifico e pratico. Mi sembra incredibile che nessuno ci abbia mai pensato! (oppure lo sanno e non c’è lo dicono?). Tanto meno gli organi d’informazione che non sanno più cos’è il giornalismo d’inchiesta.
Seconda questione-Mi sembra incredibile che in 3 mesi 7 miliardi di persone, migliaia di scienziati, non riescano a trovare delle soluzioni e peggio ancora, in clima di emergenza, si usano tempi e metodi burocratici che rallentano tutto il processo di ricerca e soluzione dei problemi.

Terza questione-Non e comprensibile che non si pianifichino in anticipo di giorni o mesi gli eventi prevedibili o sperabili o possibili con soluzioni e strategie alternative (scenari), affidandoci alle decisioni giorno per giorno.
Quarta questione-Si sta’ perpetuando con l’attacco finale, il disegno criminoso in atto da 30 anni da parte del blocco Franco-Tedesco che non potendoci batterci su ingegno, creatività, bellezza e capacità usano tutti i mezzi per cacciarci nell’angolo (insieme ai nostri simili e cioè i paesi cosiddetti PIGS=Maiali), nella stalla, ed al loro servizio, che hanno succhiato tutto dall’Europa e dal Mondo ma sanno che c’è ancora qualcosa da spremere.
Quinta questione-Non c’è nessuno che riprogrammi la storia futura, o che almeno ne parli, il modello di sviluppo, il concetto di equità economica e sociale di un mondo che dopo questa pandemia (che dovrebbe insegnarci qualcosa), che si ripeterà sicuramente, e che dovrebbe cambiare, in meglio, il nostro modo di vivere.

venerdì 3 aprile 2020

PENSIERO 03.04.2020



In tempo di democrazia sospesa 2

COLLABORAZIONE CON IL COMMISSARIO
 
Abbiamo inviato la nostra proposta, contenuta nel Pensiero del 30-03-202, ai due candidati sindaci per le prossime elezioni Comunale direttamente via email, volendo essere sicuri che arrivasse il nostro pensiero di cittadini direttamente ai destinatari. Abbiamo avuto il piacere di ricevere diretta reazione da parte dei due giovani candidati, che dimostra la loro continua attenzione ai fatti cittadini anche in clima di clausura. Le opinioni sono radicalmente divergenti anche se entrambe meritevoli di dignità.
Specialmente in questi frangenti si giudicano le diverse sensibilità e quindi orientare le opinioni e meritare la fiducia dei propri concittadini. Quale migliore campagna elettorale se non il verificarsi su problemi concreti ? Cosa che non si può ottenere solo con programmi teorici, velleitari, incomprensibili o peggio, semplicemente strumentali per dire tutto e niente. Non concordiamo sulla necessità di mettere a riposo la mente oltre che la nostra attività, specialmente in questo periodo, ma bensì usare il tempo della sospensione sociale per una proficua attività del pensiero e delle opinioni sui media (unico strumento a nostra disposizione).
Vorrei far notare pure, che c’è una specie di vocazione della nostra Città ad anticipare i tempi nazionali;
- per colpa di beghe interne e personali il vincitore relativo di gran misura , del primo turno, ha perso di grandissima misura (?) al secondo turno, affidando la Città ad inconsapevoli e straniti candidati totalmente impreparati a coprire il compito.
- gli stessi, con un opera autolesionistica decaduti per loro stesso malgoverno cedendo la Città ad un Commissario Prefettizio (quindi giustamente rappresentante dello Stato e non direttamente i Cittadini). Un po’ come è successo al governo laddove abbiamo un Primo Ministro non eletto.

Seppur previsto dalla legge che rispettiamo, non siamo disposti ad accettare supinamente e rinunciare totalmente e per sempre al diritto costituzionale di avere amministratori espressione della cittadinanza locale. Perché e chiaro che si pone, per la prima volta dal dopo guerra (e forse prima) un grande problema di rappresentanza democratica, sospeso per motivi sanitari, in un momento in cui avremmo bisogno di avere un riferimento cittadino, con cui potremmo interloquire diversamente, anche se in modo telematico e non fisico.
La legge non prevedeva, probabilmente, che si creasse una situazione cosi estrema e così a lungo ed in un momento così delicato. Certo, e colpa nostra ! Anzi e colpa di qualcuno.

Abbiamo la spiacevole sensazione di non avere voce né come cittadini singoli né come gruppi di cittadini né tanto meno di essere informati in modo trasparente, insomma abbiamo la brutta sensazione di contare nulla.
Non siamo assolutamente d’accordo che non dobbiamo vigilare , non dobbiamo essere informati e non possiamo avere interazioni per non disturbare il manovratore. Il treno e nostro non del manovratore!! E una questione di buona volontà e sensibilità data anche la situazione contingente.
Si gioca il destino attuale e futuro della nostra città, ipotecandola per lungo tempo. In questo modo la Città verrà consegnata ai prossimi amministratori sfiancata dal virus e della situazione economica e sociale, ed allora non importerà più se chi verrà eletto sarà più bravo o meno bravo, ma dovrà semplicemente gestire la morte sociale ed economica.
Già alcuni nodi sono da sciogliere e meritori di un minimo di confronto ed affrontati con la massima partecipazione possibile (dati i tempi)
Alcuni punti chiave
-La questione del pronto soccorso soppresso presso la NSS (momentaneamente o per sempre ?)
-La questione della mancata trasparenza sulla situazione contagiati a Venaria
-La questione di interpretazione di alcune norme ed eventuale determina di ordinanze utili per la Città come pure il rispetto stringente, spesso disatteso, delle regole di distanziamento e circolazione (ancora troppi indisciplinati). Per esempio saremmo favorevoli ad un uso obbligatorio di mascherine anche non di tipo omologato sia in luoghi pubblici all’aperto che negli esercizi pubblici e privati.
-La questione attuale della somministrazione dei buoni pasto a Cura dei comuni con totale discrezionalità del Sindaco (Commissario) che per quanto miseri richiedono un criterio.
Venaria ha un numero internazionale 1010812790, un altro numero 244942930480466202, apparteniamo all’area NORD PIEMONTE, abitanti 33.564. per Venaria Reale saranno disponibili 177.941,00 (circa 5 euro pro-capite circa oppure s distribuito a soli 1779 soggetti avremo 100 euro cadauno).
Per dare un senso ad un barlume di vita democratica proponiamo, di costituire una specie di mini consiglio cittadino informale che in qualche modo si interfacci con il Commissario prefettizio riferendo poi alla collettività. Sappiamo che tale forma di collaborazione e inconsueta e non prevista ma, dato l'eccezionalità della situazione, potremmo adottare un metodo irrituale di pseudo democrazia comunale, almeno consultiva. Auspichiamo che vi sia la disponibilità del Commissario. Avremmo sperato che questo metodo venisse accolto dai due candidati sindaci ma le opinioni sono opposte. Ne prendiamo atto. Cercheremo altre formule per “esistere” e non essere trasformati in “anime morte”.