lunedì 30 marzo 2020

PENSIERO 30.03.2020

In tempo di democrazia sospesa
COLLABORAZIONE CON IL COMMISSARIO

Come e noto la situazione Venariese pone un grande problema di rappresentanza in un momento in cui avremmo bisogno di avere un riferimento cittadino (di un sindaco) con cui possiamo interloquire, anche se in modo telematico e non fisico.
La nostra città sta’ vivendo e vivrà un periodo di sospensione della vita democratica e rappresentativa , certo, e colpa nostra, ma cosi è.
Già in una serie di occasioni abbiamo avuto la spiacevole sensazione di non avere voce né come cittadini singoli né come gruppi di cittadini.
-La questione del pronto soccorso soppresso presso la NSS (momentaneamente o per sempre ?)
-La questione della mancata trasparenza sulla situazione contagiati a Venaria (ad oggi ci risultano 66 )
-La questione di interpretazione di alcune norme ed eventuale determina di ordinanze utili per la Città come pure il rispetto stringente, spesso disatteso, delle regole di distanziamento e circolazione (ancora troppi indisciplinati)
-La questione attuale della somministrazione dei buoni pasto a Cura dei comuni con totale discrezionalità del Sindaco (Commissario) . Scopriamo che:
Venaria ha un numero internazionale 1010812790, un altro numero 244942930480466202, apparteniamo all’area NORD PIEMONTE, abitanti 33.564.
Il decreto ha stabilito che per Venaria Reale saranno disponibili 177.941,00.

Proponiamo, di costituire un’amministrazione parallela informale spontanea che in qualche modo affianchi o almeno dialoghi con il Commissario prefettizio. Sappiamo che tale forma di collaborazione e inconsueta e non prevista ma, dato l'eccezionalità della situazione, potremmo adottare un metodo irrituale di pseudo democrazia comunale, almeno consultiva, pur nella nostra situazione di vuoto amministrativo elettivo e, naturalmente auspicabilmente con il consenso e collaborazione del Commissario.
Andando nel concreto, i candidati sindaci ufficiali alle previste consultazioni e i referenti delle liste o loro rappresentanti, potrebbero costituire questo piccolissimo gruppo di lavoro.

Spero che questo invito venga raccolto dagli interessati che dovrebbero operare in collaborazione (non è tempo di divisioni)

martedì 24 marzo 2020

PENSIERO 23-03-2020


Ci eravamo prefissati di usare il nostro Blog come una vetrina, un contributo e magari un luogo di confronto per argomenti politici, amministrativi e sociali, esclusivamente della nostra città specialmente in un periodo pre elettorale amministrativo.
Purtroppo siamo stati superati, direi travolti, dagli eventi. Il Corona virus COVID-19 si è preso la scena cittadina, nazionale, mondiale, in misura esclusiva, costringendoci alla difensiva e concentrando tutte le nostre attenzioni, mettendo in secondo piano tutte le altre questioni.

Ci troviamo a fronteggiare una crisi sanitaria con un Governo centrale impreparato, smarrito, confuso (non da meno sono stati i vari consulenti, scienziati, comitati scientifici , direi il governo peggiore nel momento peggiore). Non è detto che un altro Governo avrebbe potuto fare meglio o di più. Se può essere consolatorio “mal comune mezzo gaudio”, sembra che anche le classi governanti e scientifiche del mondo intero si sono dimostrate impreparate e sono tuttora in totale confusione. Se ciò era comprensibile per la Cina e l’Italia, essendo state le prime vittime di questa pandemia, non è altrettanto giustificabile per gli altri cosiddetti “grandi paesi” e organizzazioni mondiali, che si sono rivelati fragili e impotenti e non sufficientemente reattivi di fronte alle forze della natura.

Purtroppo gli errori ed i ritardi ci sono costati in termini di sofferenze e vittime con ricadute economiche e sociali che stiamo pagando e pagheremo moltissimo in futuro, come forse non riusciamo ancora a rendercene conto. Paragonarlo ad una guerra (la terza guerra mondiale) mi sembra riduttivo, in quanto le guerre pur con gli effetti ancora più amplificati nei numeri e nel tempo, al termine degli eventi bellici, hanno spinto l’umanità ad aumentare il loro bisogno di benessere fisico e quindi a riprendersi, amplificandole, le proprie abitudini e normalità (anche quelle meno virtuose).
Direi che forse, oggi (domani) la questione e diversa.
Nel bene e nel male siamo costretti a ripensare se il nostro modello di sviluppo sociale, economico produttivo è , e sarà ancora lo stesso oppure ,se dovremmo profondamente ripensare il tutto.

Sembra acclarato che, le grandi organizzazioni mondiali nelle vicende delle guerre cosiddette regionali e del terrorismo e delle migrazioni hanno miserevolmente fallito (ONU,NATO, EU) e quindi non giustificando più la loro esistenza, almeno nella forma attuale, se non per garantire a pochi singoli o paesi, privilegi, guadagni e potere. Tra l’altro sono strutture estremamente costose. Organizzazioni come l’OMS, e la Comunità europea stessa, hanno riconfermato la loro inadeguatezza in proporzione ai loro apparati costosissimi e condizionanti da gruppi di potere economico, politico e finanziario.

Alla fine della storia, i problemi vengono demandati ai singoli ed alle famiglie ed ai piccoli nuclei sociali i quali devono chiudersi, isolarsi, praticamente difendersi con le unghie e coi denti e trovare le soluzioni per sopravvivere agli eventi e gravare pesantemente sugli operatori ed il sistema sanitario. Facendo ciò rinunciando o meglio, facendo a meno alle abitudini e ai consumi (molti dei quali ridondanti in uno stile di vita consumistico e inquinante e poco preveggente). Questo, è un aspetto di cui dovremmo, speriamo, trarne una lezione ed insegnamento (per il dopo).
Si, perché c’è un prima ed un dopo!.
Se non capiamo questo non abbiamo capito nulla.
VENARIA REALE
Venendo alla nostra Città, di certo noi non abbiamo una forte influenza sugli eventi ma certamente dovremmo tenerne conto. Fino a 30 gg fa alcuni cittadini (molto pochi direi) si erano interessati ed impegnati a prepararsi alle imminenti elezioni amministrative lavorando su programmi, strategie ed organizzazione della campagna elettorale. Noi stessi abbiamo dato il nostro piccolo contributo pur nelle difficoltà e nelle incomprensioni discutendo e confrontandoci con alleati ed avversari anche duramente. A questo punto, noi tutti, siamo costretti, anche fisicamente per impossibilità di confronto diretto, a dare un altro valore alle cose. Nel chiuso delle nostre case, isolati, senza contatti sociali se non virtuali, forse, saremo costretti come gli eremiti a fare delle valutazioni sulla vita, sulle cose e sui progetti.

Intanto è ormai chiaro che di elezioni non se ne parlerà se non sino alla fine della crisi sanitaria e quindi Autunno 2020 o Primavera 2021. Ciò pone un primo e grande problema; considerando che la nostra città vive e vivrà un periodo di sospensione della vita democratica e rappresentativa in quanto la gestione commissariale per definizione non è né democratica ne rappresentativa né partecipativa, e neanche Macchiavellicamente organizzata come una monarchia o dittatura più o meno illuminata.
Semplicemente , in ottemperanza alla legge, segue criteri e principi puramente funzionali e burocratici e come conseguenza nessun coinvolgimento della cittadinanza.
Ora questa è una delle questioni.
Possiamo noi per un lungo periodo diciamo da 12 a 24 mesi rinunciare totalmente al nostro diritto di Cittadini o dobbiamo, dato l'eccezionalità della situazione pur rispettando le leggi, organizzarci con una forma di partecipazione confronto e relazione con la gestione commissariale di tipo spontaneo e trasversale?
Noi diremmo di sì in quanto, l’istituto del commissariamento è stato pensato per brevi periodi transitori in attesa di elezioni da indire alla prima occasione utile, e non per lunghi periodi di vita amministrativa di una città.

Lanciamo quindi una proposta che supera le faziose e strumentali divisioni che a livello comunale non sono realmente giustificate. Lo scopo e quello di elaborare su ogni argomento specifico o generale soluzioni e laddove alternative (ammesso e non concesso che vi siano) presentarle in modo chiaro e alternativo dando ad ognuna dignità di tribuna.

Altrettanto evidente e il fatto che i programmi elettorali, le proposte di governo a breve, medio e lungo termine vanno completamente ripensati e quindi ricomposti tenendo conto di quanto e successo e di quello che avverrà.
Visto che di tempo a disposizione ne avremo (ed è l’unica cosa che ci resta oltre alla nostra ristrettissima cerchia familiare) lo potremmo fare bene, meglio di quanto sarebbe stato in regime di urgenza elettorale.
Tecnicamente parlando, ciò potrà essere fatto solamente o prevalentemente in misura virtuale con i “social media” disponibili e questo e già una parte del “dopo”.

Il nostro Blog può esser un luogo per questi confronti oppure, ancor meglio, dovremmo costruire un luogo virtuale in cui convogliare la nostra voglia di esserci. Praticamente un consiglio comunale, spontaneo, virtuale ed aperto a tutti garantendo analoghe regole come un normale funzionamento ordinario.

Si, perché c’è un prima ed un dopo!.

lunedì 16 marzo 2020

 Per le aziende la salute prima di tutto

 

1. Obbligo a casa con febbre oltre 37.5

Obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37.5 ) o altri sintomi influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia e l'autorita' sanitaria.

2. Controlli all’ingresso

Il personale, prima dell'accesso al luogo di lavoro, potra' essere sottoposto al controllo della temperatura corporea.

3. Pulizia e sanificazione

L'azienda assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago.

4. Lavarsi le mani

E' obbligatorio che le persone presenti in azienda adottino tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani e l'azienda mette a disposizione idonei mezzi detergenti.

5. Mascherine e guanti

Qualora il lavoro imponga una distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre
soluzioni organizzative e' necessario l'uso delle mascherine e di altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici) conformi.

6. Mense con accessi contingentati

L'accesso agli spazi comuni, comprese le mense aziendali, le aree fumatori e gli spogliatoi e' contingentato, con la previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta e con il mantenimento della distanza di sicurezza di 1 metro tra le persone.

7. Spogliatoi e distributori

Provvedere alla sanificazione degli spogliatoi e garantire la sanificazione periodica e la pulizia giornaliera, con appositi detergenti, dei locali mensa, delle tastiere dei distributori di bevande e snack.

8. Possibile stop reparti non necessari e smart working

Limitatamente al periodo dell'emergenza coronavirus, le imprese potranno, avendo a riferimento quanto previsto dai Ccnl e favorendo le intese con le rappresentanze sindacali aziendali, disporre la chiusura di tutti i reparti diversi dalla produzione o, comunque, di quelli dei quali e' possibile il funzionamento mediante il ricorso allo smart work, o comunque a distanza.

9. Rimodulare livelli produttivi e turni

Si puo' procedere ad una rimodulazione dei livelli produttivi. Bisogna assicurare un piano di turnazione dei dipendenti dedicati alla produzione con l'obiettivo di diminuire al massimo i contatti e di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili.

10. Ammortizzatori sociali e ferie

Utilizzare in via prioritaria gli ammortizzatori sociali. Altrimenti, i periodi di ferie arretrati e non ancora fruiti.

11. Stop trasferte

Sospese e annullate tutte le trasferte ed i viaggi di lavoro nazionali e internazionali, cosi' come gli eventi interni e di formazione. Non sono consentite le riunioni in presenza.

12. Orari ingresso-uscita scaglionati

Si favoriscono orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il piu' possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, sala mensa).

13. Gestione di un caso coronavirus

Nel caso in cui una persona presente in azienda sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria come la tosse, lo deve dichiarare immediatamente all'ufficio del personale, si dovra' procedere al suo isolamento e a quello degli altri presenti dai locali. L'azienda avverte immediatamente le autorita' sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il Covid-19 e collabora per la definizione degli eventuali "contatti stretti".

venerdì 13 marzo 2020

Quando noi raggiungeremo il picco e avremo risolto il problema con sacrificio il resto d'Europa non entrerà più in Italia dato che non stanno adottando precauzioni RIMETTIAMO le frontiere e poi vediamo 
W l'Italia e in quel momento gli appestati sarete Voi FUORI dall"Europa subito

Un pensiero che ci viene dal CUORE